…volevo creare un luogo di incontro, di scambio e di chiacchiere dove accanto alla lezione di italiano strutturata ci fosse il tempo e lo spazio per sorrisi e risate.
Volevo offrire alle donne straniere del nostro territorio l’occasione per fare un po’ di pratica con la lingua, per parlare imparare a leggere o scrivere, ma anche per conoscersi, integrarsi e confrontarsi per provare a scoprire e far convivere abitudini e stili di vita diversi.
E’ questo che mi ha spinto nel 2005 al ritorno da un viaggio di volontariato in Togo, a trovare a tutti i costi un modo per creare una scuola di italiano per stranieri a San Lazzaro, per essere utile anche a casa, nel mio quotidiano. Non è stato facile partire, ci è voluta una grande tenacia e determinazione perchè non riuscivo a trovare gli spazi, le persone e qualcuno che credesse nella mia idea.
Inizialmente – dal 2005 al 2008 – i corsi si sono tenuti prima in via Galletta con il supporto della Cooperativa Carovana e poi al Centro Tonelli, che nel frattempo aveva accolto e supportato l’iniziativa. Io ero l’unica insegnante e le mie lezioni si svolgevano tutti i martedì pomeriggio ed erano frequentate da cinque/sei allieve (principalmente residenti nella zona) provenienti da Albania, Pakistan, Messico e Marocco.
Nel frattempo anche il Comune di San Lazzaro e il Luogo delle Donne avevano dato il loro patrocinio a questa esperienza.
Da novembre 2008 la scuola grazie a un supporto più attivo del Comune, si è spostata nei locali di Habilandia, in via Kennedy 32, dove si trova tutt’ora.
La zona era molto più raggiungibile facilmente sia a piedi e anche con l’autobus. Questo, unito all’aver trovato altre due insegnanti volontarie, ha permesso alla scuola di crescere e consolidarsi fino ad avere più di dieci allieve durante l’anno.
Inoltre nella stessa sede, nello stesso anno, è stato attivato anche un corso serale per uomini stranieri, tenuto da un insegnante volontario maschio, a cui hanno partecipato in modo continuativo cinque/sei allievi.
Nel dicembre 2009 l’energia positiva dell’esperienza e delle numerose volontarie che mi hanno supportato mi ha portato all’idea di costituirci in associazione di promozione sociale con particolare riferimento alle donne, che si trovano spesso svantaggiate per motivi famigliari o lavorativi. E’ così nata l’esperienza di “Alfabeti colorati” che prosegue fino a oggi, contando una ventina di allieve presenti ai nostri corsi di italiano. Anche le insegnanti volontarie sono diventate numerose, e oggi sono circa una decina (tra quelle che insegnano e che hanno insegnato).
I nostri corsi ora sono diversificati a seconda del livello di conoscenza dell’italiano – dal base all’avanzato. In genere le allieve presenti sono cinque o sei per gruppo. Alcune sono mamme, altre ragazze, altre vengono regolarmente anno dopo anno mentre altre sono solo di passaggio, alcune lavorano mentre altre si occupano di casa e figli, alcune sono amiche altre sono sorelle.
Le età sono diverse, dai 22 ai 50 anni, e le allieve provengono da numerosi paesi (principalmente Moldavia, Ucraina, Albania, Pakistan e Marocco ma anche Cile, Iran e Sri Lanka).
Veronica Brizzi, giornalista, ideatrice della scuola e attualmente presidente dell’associazione